Tassonomia, identificazione convenzionale e molecolare, virulenza batterica

L'interesse in questo campo, il principale fino al 1990, data dal 1975. Gli studi sono stati finalizzati a studiare particolari ceppi d’isolamento clinico per chiarire il loro status tassonomico e/o la loro importanza in patologie umane, a formulare nuovi terreni di coltura e tecniche d’identificazione originali, soprattutto per i generi di batteri la cui tassonomia non è stata ancora pienamente determinato e a progettare metodi di identificazione semplici e affidabili per i ceppi di isolamento clinico. In quest’ambito sono stati sviluppati e validati nuovi metodi per l’identificazione degli enterobatteri; sono stati studiati gli enzimi litici di Enterococcus attivi sul peptidoglicano di Micrococcus, e ne è stato proposto l’uso perl’identificazione delle diverse specie. Sono stati valutati e confrontati sistemi d’identificazione commerciale. Sono state anche studiate e dimostrate la capacità di Prevotella nigrescens, un importante patogeno parodontale, a invadere cellule epiteliali umane e l’abilità di Streptococcus mutans ad adsorbirsi sull’idrossiapatite. Al momento sono allo studio tecniche che permettano di riconoscere rapidamente Pseudomonas otitidis da Pseudomonas aeruginosa, in campioni di provenienza clinica.